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Autor/innen

  • Vittorio Brizzi Università di Ferrara
  • Cinzia Loi Università di Sassari
Bd. 23 (2013), Monográfico, ##plugins.themes.xejournal.article.pages## 133-164
DOI: https://doi.org/10.30827/cpag.v23i0.3105
##plugins.themes.xejournal.currentIssueSubmitted##: May 22, 2015 ##plugins.themes.xejournal.currentIssuePublished##: May 22, 2013
Zitationsvorschlag

Abstract

In questo studio preliminare si vuole discutere da un punto di vista meccanico (qualitativo e quantitativo) il rapporto forma – funzione del cosiddetto “tranciante trasverso”, microlito trapezoidale utilizzato come armatura di freccia dal tardo Mesolitico al Neolitico antico in tutta Europa e Nordafrica. Svariate pubblicazioni trattano di questo elemento come punta di freccia tout court, senza porsi il problema di approfondirne l’interpretazione funzionale. Lo studio sperimentale dimostra invece come la sua forma ne determini particolari caratteristiche balistiche terminali e di conseguenza ne restringa il campo di utilizzo come componente di proiettile, dedicato prevalentemente alla piccola selvaggina. Nello stesso tempo il suo documentato utilizzo come componente di proiettile per gli scontri armati nell’Egitto predinastico apre scenari diversi e interessanti in grado di giustificarne l’uso in particolari condizioni tattiche.

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Zitationsvorschlag

Brizzi, V., & Loi, C. (2013). TRANCIANTE TRASVERSO, CUI PRODEST?. Cuadernos De Prehistoria Y Arqueología De La Universidad De Granada, 23, 133–164. https://doi.org/10.30827/cpag.v23i0.3105